Due miseri decimi di secondo.

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Drake Vulnus
view post Posted on 6/4/2014, 22:29




POV: Katashi Matsumoto

Inspira. Espira. Poi inspira nuovamente.
Una calma glaciale lo pervadeva. Era fondamentale per raggiungere la massima efficienza nel minor tempo possibile.
Aveva contribuito personalmente alla realizzazione di quella sala. La usava praticamente solo lui, ma la trovava molto meglio di quei metodi antiquati che utilizzavano gli altri membri dell'Apeiron. La sala era delimitata da pareti di vetro infrangibile antiproiettili, di un azzurro fluorescente, ravvivato da dei pannelli luminosi dello stesso colore dietro di esse. Il pavimento era nero con una griglia luminosa azzurra (ovviamente l'azzurro lo aveva messo lui in quanto era il suo colore preferito, ma poteva anche cambiare colore).
Indossava già la corazza ma aveva il capo scoperto, con solo un visore equipaggiato su cui apparivano stringhe di stati di sistema della corazza e della sala d'addestramento stessa.
Era pronto, poteva iniziare.
"Questa volta devo essere ancora più rapido... Computer! Avvio sequenza di addestramento numero tre" Esclamò immobile, mentre i dispositivi sugli avambracci si attivavano, emettendo un suono ascendente per segnalare lo stato pronto del sistema.
"Avvio sequenza di addestramento numero tre tra dieci, nove, otto..."
Si mise piano in posizione di guardia, ovvero il braccio sinistro avanti, quello destro leggermente indietro e piegato verso il basso e le gambe piegate, pronte a scattare.
"... Cinque, quattro, tre..."
Chiuse gli occhi, inspirando profondamente. In quell'istante ogni rumore scomparve, c'erano solo lui e la voce femminile del computer.
"... Due, uno."
Aprì gli occhi di scatto.
Una sagoma azzurra tridimensionale apparve davanti a lui. Katashi fu rapido e sparò col braccio sinistro un colpo al plasma. La sagoma si dissolse.
Sentì altre due sagome apparire dietro di lui. Si girò e sparò con entrambi i dispositivi.
Poco dopo tre sagome si formarono intorno a lui, a triangolo. Con un movimento orizzontale del braccio destro, come se stesse sferrando un fendente, si formò un diskarmor che partì in avanti, per poi essere trascinato in un movimento rotatorio verso le tre sagome, colpendole tutte e tre.
Il diskarmor tornò al braccio proprio mentre un'altra sagoma si formava davanti a lui, con un'arma virtuale. Questa sparò, ma Katashi si difese portando il diskarmor a protezione dal colpo, che rimbalzò verso una parete della sala. Alzò il braccio sinistro lasciando che un'altro colpo partisse verso l'avversario virtuale. La sagoma si dissolse con un suono discendente.
"Fine addestramento. Tempo totale: 5.64 secondi"
Aveva guadagnato solo un paio di decimi. Meglio di niente, ma tuttavia la sequenza numero tre era ancora troppo semplice, prevedibile, sebbene i codici fossero stati programmati per offrire varietà ad ogni nuova sessione.
"Forse dovrei provare con la numero sette..." Pensò mentre la corazza si smontava, assumendo la forma della consueta valigetta.

Edited by Drake Vulnus - 9/4/2014, 22:48
 
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Tyler Shadow
view post Posted on 7/4/2014, 20:59




P.V. Damon Stark

Entrai nella sala addestramenti, con due guardie al mio fianco, fermandomi sulla soglia.
Nell' ultimo scontro che avevo avuto, con Baskerville e Grayson, alcuni degli agenti incaricati della mia protezione erano state uccise e ora mi servivano dei sostituti. Avevo vari nomi sulla lista, ed ero quasi giunto a una conclusione ma prima volevo osservare tutte le proposte per esserne certo.
Osservai Matsumoto, era un agente molto capace, veloce e letale, ma puntava molto sulle sue armi e sul suo potere. Era uno scienziato, forse il migliore dell' Apeiron. Non sapeva se avrebbe accettato ma anche fosse sarebbe solo stato controproducente verso all' organizzazione, no, avrebbe scelto qualcun' altro.
Restai comunque a guardarlo in silenzio, osservandone e studiandone la tecnica di combattimento.
 
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Drake Vulnus
view post Posted on 9/4/2014, 21:47




POV: Katashi Matsumoto

Stava per posare la valigetta a terra, ma si arrestò. Si rialzò, voltandosi verso l'entrata.
Damon Stark.
Provava un profondo rispetto per il signor Stark, dopotutto era lui che gli aveva permesso di applicarsi come scienziato e ricercatore senza quegli stupidi limiti ed i freni imposti dalla società.
Ed era proprio lì, ad osservare il suo allenamento, il frutto di tutti i suoi sforzi scientifici, pratici e teoretici. Non poteva deluderlo.
Le lastre e la porta d'ingresso alla sala erano le uniche parti che non presentavano i pannelli luminosi, quindi Damon poteva assistere solo in parte al suo allenamento.
Uno schermo di medie dimensioni si alzò da un'apertura vicino alla porta, dalla parte di Stark, per poi inclinarsi per obliquo. In questo modo, grazie a quello schermo, Avrebbe potuto monitorare la sessione d'allenamento grazie alle varie telecamere nella stanza.
Non disse una parola, non si sarebbe udito niente comunque. Piuttosto si limitò ad un lieve ma rispettoso inchino verso la sua direzione, guardandolo negli occhi. Lo faceva solo con persone che rispettava profondamente, sebbene le sue origini gli imponessero quel saluto anche in altre diverse occasioni.
Non perse altro tempo.
"Computer! Avvio sequenza d'addestramento numero tredici!" Esclamò mentre la valigetta si apriva nuovamente, assemblando l'armatura intorno al suo corpo.
La sequenza d'addestramento numero tredici era una piccola ma efficace simulazione: ricreando un ambiente pseudo-urbano, simulava una situazione di "caccia al mutante" con i mutanti già in stato d'allerta.
Dunque, alcuni pannelli del pavimento si innalzarono per ricreare un ambiente pseudo-cittadino. Delle sagome, stavolta più definite, si formarono sparpagliatamente. Una ricalcava le sembianze di Chris Baskerville.
"Caricamento sequenza d'addestramento numero tredici completata. Obiettivo di missione: catturare e/o rendere inermi tutti i mutanti nella zona; catturare e/o eliminare il mutante e obiettivo primario "Chris Baskerville". Inizio simulazione tra cinque, quattro, tre, due, uno."
Chris Baskerville era forse il mutante di cui avevano più informazioni a riguardo. La trasformazione del suo braccio destro in una lama era cosa ormai nota a quasi tutti i membri Apeiron, ma per quanto riguardava il suo controllo sulle forze intermolecolari della materia si brancolava ancora nel buio. La simulazione sarebbe stata quindi meno realistica di quanto non avesse voluto Katashi.
Cominciò con l'appiattirsi verso una parete. Le sagome emettevano un suono continuo dalla frequenza bassa, non molto intenso, a causa dell'energia utilizzata per generarle. Però Katashi riusciva solo ad udire un brusio confuso. Dunque vicino a lui vi era più di una sagoma e non era escluso che proprio una di queste fosse quella di Chris.
Dopo aver fatto calcolare al computer la distanza dalla parete alla sua sinistra e l'energia che ci sarebbe voluta, Katashi creò grazie al dispositivo sull'avambraccio un ologramma verso il vicolo tra i due muri. Sopraggiunse molto rapidamente una sagoma che sferrò un pugno nella direzione dell'ologramma, trapassandolo.
Un mutante super veloce, dunque.
Katashi lanciò una corda di plasma laser verso il mutante, che puntualmente la schivò, scattando poi verso Katashi. Ma non appena la ebbe schivata, l'etremità del laccio generato dal dispositivo venne richiamata dallo strumento sull'altro braccio, finendo per raggiungere Katashi prima del mutante. La sagomà si divise a metà per poi dissolversi.
Udiva ancora un brusio, probabilmente un'altro manichino stava per arrivare.
 
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Tyler Shadow
view post Posted on 14/4/2014, 20:35




Katashi s accorse della mia presenza e mi avvicinò uno schermo, per permettermi di avere una migliore visione dell' allenamento, per poi salutarmi con un gesto di rispetto, che ricambiai con un gesto di ringraziamento e alo stesso tempo di incoraggiamento.
La sequenza iniziò e subito osservai gli ulteriori miglioramenti dell' agente, poi improvvisamente ebbi un'idea: sena aspettare che le varie sequenze finissero entrai nella sala, appoggiando su un lato la giacca elegante, rimanedo i camicia.
"Noto sempre maggiori migliorametni, Mr Matsumoto, la sua capacità di imparare non si ferma mai e la sua tecnica sta diventando sempre più eccelsa. Le andrebbe uno scontro, senza poteri ne armi?" gli dissi avanzando con sicurezza e con portamento elegante verso al centro della sala.

OFF// mi scuso per eventuali errori di ortografia,ho dei prolemi con la tastiera, ho cercat di correggere tutto ma potrei aver tralasciato qualcosa.
 
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Drake Vulnus
view post Posted on 14/4/2014, 21:13




POV: Katashi Matsumoto

Stava trattenendo il fiato, concentrandosi verso l'angolino dal quale si aspettava comparire la sagoma da allenamento. Sentì però la porta aprirsi. Si volto: Damon aveva fatto il suo ingresso.
"Noto sempre maggiori migliorametni, Mr Matsumoto, la sua capacità di imparare non si ferma mai e la sua tecnica sta diventando sempre più eccelsa. Le andrebbe uno scontro, senza poteri ne armi?
Katashi tutto si poteva aspettare, meno che una richiesta del genere.
"Non mi aspettavo una simile proposta..." Disse mentre si accorgeva che la sagoma stava saltando dalla cima della struttura virtuale, buttandosi in picchiata verso di lui.
Si scansò, creando una specie di frusta per afferrare la sagoma e sbatterla a terra. Si allontanò ulteriormente, per poi dare uno strattone alla corda e tirare la sagoma verso di se, roteando e menando un fendente con una lama creata sull'altro braccio.
"Computer, arresto della sequenza d'addestramento." Disse mentre la corazza si ripiegava formando nuovamente la valigetta. Poi si girò verso Stark."Se desidera allenarsi in questo modo io non mi tiro certo indietro, signor Stark." Disse posando a terra la valigetta.
 
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Tyler Shadow
view post Posted on 19/4/2014, 12:39




Matsumoto colpì un altra sagoma, per poi ordinare al computer di fermare la sequenza di addestramento.
Poi si voltò verso di me e accettò la richiesta, lasciando per terra la sua valigetta.
Arrivai al centro della e iniziai a girare lentamente intorno a Matsumoto, studiandolo "Quando vuoi." gli dissi educatamente, aspettando che fosse pronto per iniziare lo scontro.
 
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Drake Vulnus
view post Posted on 28/4/2014, 13:54




POV: Katashi Matsumoto

Katashi deglutì, era consapevole del fatto che nel corpo a corpo a mani nude non si era mai distinto, per quanto il padre gli avesse imposto da piccolo delle lezioni di karate tradizionale. Senza armi preferiva utilizzare la testa, per risolvere certe situazioni.
Stark lo invitò a cominciare la lotta.
"Sono spiacente, signor Stark, ma i costumi del mio paese d'origine e della mia cultura mi vietano di attaccare per primo in casi di difesa. Cominci pure lei, dunque: è giusto che chi lancia la sfida faccia la prima mossa." Disse terminando la frase con un piccolo inchino marziale, segno di rispetto fondamentale prima dell'inizio di un combattimento, e mettendosi successivamente in guardia, una guardia non perfetta ma pur sempre utile in un combattimento.
 
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6 replies since 6/4/2014, 22:29   54 views
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