Ritorno agli Apeiron.

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Tris Prior (Annabeth)
view post Posted on 10/4/2014, 17:32




E' rischioso, ma per attuare il mio piano ho bisogno di essere sicura che tutto sia come l'ho lasciato.
Il palazzo di vetro sopra al Pozzo riflette la luce del sole ferendomi gli occhi. Mi alzo, aggrappandomi alla maniglia e mi sporgo dal vagone del treno per guardare fuori, in lontananza intravedo il tetto, sono quasi arrivata. Mi appoggio alla parete di metallo e mi chiudo la zip della giacca Apeiron fino al collo. Non ho buttato via i miei vecchi vestiti quando me ne sono andata, indosso i miei anfibi e Jeans neri che avevo un tempo. Sciolgo la coda di cavallo e mi assicuro che la pistola sia nella sua fodera, poi faccio qualche passo in dietro nel vagone per prendere la rincorsa.
Ormai, prepararmi a saltare giù da un treno in corsa non è niente, perchè nelle ultime settimane ho fatto cose più difficili di quelle che la maggior parte della gente in tutta la vita. E tuttavia nessuna è paragonabile a ciò che mi aspetta nella residenza degli Apeiron. Se sopravvivo, sicuramente affronterò prove ancora più argue, tipo la guerra che ci sta minacciando.
In cornicione del tetto appare nella mia visuale e io salto. Per una frazione di secondo sono sospesa nell'aria, poi i miei piedi toccano il tetto e faccio qualche passo in corsa per riacquistare l'equilibrio. Mi dirigo verso il cornicione del tetto, guardandomi in torno.
Un vento sferzante sale lungo il fianco dell'edificio e mi scompiglia i capelli. Guardo la voragine in mezzo alla piazza, sette piani sotto di me, e chiudo gli occhi mente il vento mi soffia in faccia.
Questa è l'entrata secondaria, potrei benissimo entrare da quella principale, ma sarebbe troppo rischioso. Non sono ancora sicura che non riescano a riconoscermi.
Salgo sul cornicione. Devo scoprire il mio piano può funzionare o meno. Non l'ho ancora comunicato agli altri, non li ho nemmeno salutati.
Cado come un sasso, gli occhi chiusi, un braccio steso per sentire l'aria. Rilasso i muscoli più che posso prima di toccare la rete sul fondo della voragine, inghiottita dal buio. La violenza dell'impatto è forte, ma non insopportabile. Rotolo verso l'esterno, afferro il palo di sostegno e lo scavalco, arrivando sulla piattaforma sottostante.
La caverna è vuota e i corridoi si immergono dell'oscurità, è tutto come lo ricordavo. Non ci sono rumori, solo i miei passi sulle mattonelle nere.
Le pareti sono di pietra e il soffitto va declinando, come se stesse penetrando nel cuore più profondo della terra. Il tunnel è illuminato da fioche lampade molto distanti tra loro, nelle zone di ombra tra l'una e l'altra è completamente buio.
 
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La Sofi….
view post Posted on 10/4/2014, 19:53




dalla zona d'ombra, poco distante dalla ragazza, due figure arrancano gemendo ad ogni movimento. una figura maschile e una femminile a prima vista
entrambi anno enormi bubboni pustolenti che gli ricoprono viso e collo, alla donna manca la mandibola e sembra non vederci e all'uomo sembra che siano stati staccati occhi e dita.
chiedono aiuto... supplicano per la salvezza delle loro vite... invocando un nome... chiedendo di poter vedere tris.
appena arrivano a pochi metri dalla ragazza l'uomo cade, atterrando a pochi centimetri dai piedi della ragazza.
a...aiuto....tris....è tutta colpa di tris.... io non ho una figlia !
esclama l'uomo mentre la donna si appoggia esausta al muro
n..non ce la faccio più...
mormora prima di cadere a terra tossendo un fiotto di sangue
è un mostro... come tutti loro... mormora sputando altro sangue e agonizzando a terra
 
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Tris Prior (Annabeth)
view post Posted on 10/4/2014, 20:05




Sento il mio nome. Sento il mio vero nome e il cuore mi si ferma in gola. Qualcuno mi sta chiamando, mi hanno riconosciuta. E io ho riconosciuto loro. Sono le voci dei miei genitori.
Mi volto da una parte all'altra, seguendo le loro voci, fino a quando non intravedo le loro figure tra le ombre. Stanno zoppicando e chiedono di vedermi. Voglio andare da loro, voglio aiutarli a scappare, ma qualcosa mi tiene ferma. Le mie gambe sono come di marmo e non rispondono più ai miei comandi. Non riesco a vedere bene le loro facce perchè le lacrime mi impediscono di metterli a fuoco.
"a...aiuto....tris....è tutta colpa di tris.... io non ho una figlia!" è la voce di mio padre. Trattengo un singhiozzo portandomi la mano alla bocca quando lo vedo crollare ai miei piedi. Ha il viso completamente sfigurato e gli mancano tutte le dita delle mani.
Cado in ginocchio e lo stringo tra le braccia, vorrei dirgli che sono io, Tris, che sono sua figlia. Ma mi ricordo che non può riconoscermi, non può nemmeno vedermi.
Deglutisco, forse può riconoscere ancora la mia voce, forse se gli parlo capirà che sono sua figlia. Io non ho una figlia.
"n..non ce la faccio più..." ora è mia madre a parlare, è vicina a noi, appoggiata al muro. Mi sposto un po per poter toccare anche lei. Il suo sangue mi cola caldo sulle braccia. La tiro a me e la stringo forte, non riesco a fare niente. Non riesco a pensare. I singhiozzi non mi fanno respirare.. non riesco a respirare.
Ho solo un pensiero nella mente: Devo portarli via.

Edited by Tris Prior (Annabeth) - 11/4/2014, 19:50
 
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La Sofi….
view post Posted on 17/4/2014, 19:29




perchè ci hai abbandonati ?
mormora infine la madre di tris, come se avesse capito che davanti a lei c'è la figlia, la guarda con odio, anche se non possiede più gli occhi, tossisce sporcandola di sangue
è colpa tua se siamo ridotti cosi... ci hanno torturati... per ciò che tu hai fatto...
aggiunge il padre alzandosi a fatica in piedi.
intanto, nascosti nella loro illusione, i gemelli avanzano verso di lei, ghignando silenziosi e rigirandosi tra le dita i loro bisturi, argentei e luccicanti
guarda, cosa hai ottenuto tris... guarda dove ci hai portati !
esclama furente la madre alzandosi a fatica da terra a sua volta.
entrambi i genitori ora sono in piedi, perfettamente dritti davanti a lei, che, nella loro cecità, la guardano con rabbia, odio e disprezzo
sei solo un mostro...
mormorano all'unisono mentre i gemelli si avvicinano sempre di più a lei, invisibili e silenziosi.
 
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Tris Prior (Annabeth)
view post Posted on 17/4/2014, 19:59




Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e deglutisco a fatica. La gola mi brucia e non lascia che l'ossigeno arrivi ai miei polmoni.
Scrollo appena la testa e mi rimetto in piedi, imitando i miei genitori. Gli guardo per un momento, ora che le lacrime non mi offuscano più la vista riesco a vederli nitidamente. Entrambi non hanno più gli occhi, ma la loro espressione è comunque dura, come se mi stessero guardando con odio.
Mi sembra di sentire un rumore, come di passi, ma dura solo per una frazione di secondo, poi sparisce "Sei un mostro" i miei genitori parlano all'unisono.
Mi sento come se la nebbia che avvolgeva i miei pensieri sparisse di colpo e comincio a ragionare.
I miei genitori sono qui, davanti a me. Un secondo fa non riuscivano nemmeno a camminare e era sono in piedi davanti a me, immobili. Dalle ferite che vedo hanno perso così tanto sangue che non dovrebbero neanche avere la forza di parlare e invece lo fanno, parlano con odio, parlano insieme.
Sento di nuovo il rumore dei passi avvicinarsi, ma non vedo nessuno. Non c'è nessuno in questa stanza tranne me e i miei genitori.
Punto lo sguardo su mia madre "Perchè avrebbero dovuto farvi questo?" la mia voce suona forte, curiosa, non tremolante come credevo che uscisse.
 
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La Sofi….
view post Posted on 17/4/2014, 22:54




all'improvviso i due volti dei presunti genitori si contrassero in un ghigno disumano
ti sembra questo il modo di rispondere ai tuoi cari genitori ?
una risatina infantile riempie l'aria e due tagli si aprono sulle sue gambe mentre un rumore di passetti risuona nel buio del tunnel
avanti, non vieni ad abbracciarci ?
le loro voci si distorcono assumendo toni inquietanti mentre avanzano verso di lei porgono le mani in avanti e i loro visi iniziano a "liquefarsi"
tutto intorno a lei l'ambiente inizia a deformarsi, dalle pareti sgorga sangue e dalla roccia fuoriescono visi deformi, privi di occhi o denti, quasi come se fossero solo delle rozze sculture animate.
vieni con noi piccola tris... starai meglio con noi piccola tris
aggiungono i "genitori" avanzando verso di lei mentre i volti nella roccia gli facevano eco.
 
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Tris Prior (Annabeth)
view post Posted on 18/4/2014, 10:40




I volti dei miei genitori si trasformano in un ghigno spaventoso.
Questo non è reale.
È l'unica cosa che riesco a pensare, una vicina mi penetra della testa e continua a ripetermelo, questo non è reale.
Faccio qualche passo indietro e sento una fitta di dolore a entrambe le gambe. Cado in ginocchio, ma mi costringo a rialzarmi.
Non posso cedere, non adesso, non qui.
Deglutisco e a fatica mi ritiro su, con le gambe che temano sotto il mio peso. Porto una mano alla cintura e prendo la pistola, puntandola verso i miei finti genitori.
Non sono veramente loro Tris. Devi ucciderli, o loro uccideranno te.
La mano mi trema mentre miro alla testa di mia madre.
Le loro voci di fanno sempre più inquietanti, mentre avanzano verso di me.
Ispira, prendi la mira ed espira.
Le pareti cominciano a deformarsi tutto intorno a noi, il sangue comincia a spuntare giù dalla roccia e spuntano visi deformati ovunque. La situazione è così tragica che non sento paura dentro di me, non quel tipo di paura che ti paralizza.
È da così tanto che non vedo i miei genitori, che se perdessi la concentrazione correrei ad abbracciarli.
Non ricordo neanche l'odore di mio padre, la sensazione di quando mia madre mi pettinava a capelli.
Scuoro la testa e punto gli occhi sul mio bersaglio, concentrandomi solo su quello.
Non è reale.
Non sono i miei genitori.
Devo ucciderli, o loro uccideranno me.
"Vieni con noi piccola Tris... Starai meglio con noi piccola Tris" la voce di mia madre rimbomba in tutta la stanza, mentre altre voci le fanno eco.
Stringo la pistola con entrambe le mani e inspiro "Non posso, perché questo non è reale".
Espiro e sparo. Chiudo gli occhi per non vedere, ma so che l'ho compita alla testa, perché è li che ho mirato.
 
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6 replies since 10/4/2014, 17:32   52 views
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